Se i droni sono la vostra più grande passione, forse il vostro destino è diventare un pilota di drone professionista. C’è una differenza sostanziale tra il saper far volare un drone e saperlo pilotare in modo eccellente. Se vi interessa conoscere le basi per saper condurre un drone, almeno nelle manovre principali, può essere utile consultare i consigli per principianti su come pilotare un drone.

Ma se il vostro obbiettivo è diventare un pilota di drone provetto, capace delle performance più strabilianti, allora forse questo articolo è ciò che fa per voi. Come diventare pilota di drone? Quali sono i corsi pilotaggio droni più indicati? Quali i percorsi da intraprendere. Qui proveremo a dare una risposta a queste domande.

Pilotare un drone senza patentino: si può fare? Cosa si rischia?

Innanzitutto è bene fare alcune distinzioni in materia di aeromobili. Sul sito dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) gli ARP (aeromobili a pilotaggio remoto) vengono suddivisi in: aeromodello, Aeromodello a Pilotaggio Remoto (ARP), Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto (SAPR). Gli aeromodelli vengono utilizzati per i soli scopi ludici, sportivi e di hobby, mentre gli APR e i SAPR sono rispettivamente il drone e l’intero sistema di pilotaggio del drone, e vengono utilizzati per scopi professionali. Ad essere soggetti alla normativa sono quindi i soli SAPR e APR, e per comandarli bisogna ottenere l’attestato di pilota o licenza di pilota. Le missioni che sono effettuabili con tali dispositivi sono operazioni specializzate e attività di ricerca e sviluppo, e se non si è in possesso del patentino si va incontro a grosse sanzioni.

L’utilizzo professionale, a sua volta, è però diviso in due ambiti che fanno capo a legislazioni differenti:

  1. Se utilizzato per scopi civili, il drone professionale de e seguire il regolamento redatto dall’ENAC.
  2. Se invece lo si utilizza per scopi militari, il pilota professionista in questione deve aver seguito l’accademia militare e farà affidamento all’impianto legislativo dettato dal Ministero della Difesa.

Differente è il bisogno di un’assicurazione. Dal 2019, ogni drone dotato di un sistema GPS in grado di esercitare funzionalità pensate per il volo automatico, richiede di procurarsi un’assicurazione. Tale documento non viene stipulato per il singolo drone, ma per il pilota; di conseguenza basta un’assicurazione destinata allo stesso uso per più droni differenti.

Il regolamento in materia di droni, come avrete capito, è piuttosto complicato. L’ideale, quindi è prendere parte a un corso per piloti di drone per avere un quadro chiaro delle misure e delle normative da rispettare.

Corso per piloti di drone: come funziona e requisiti

Qui faremo riferimento all’utilizzo di droni esclusivamente per scopi civili, quindi tenendo a mente le regole dettate dall’ENAC. Per ottenere una licenza da pilota di droni dovrete seguire un corso per pilota di drone ENAC, ovvero in un centro di addestramento autorizzato ENAC, presenti in tutta Italia. Il più delle volte, questi centri si trovano in luoghi distanti dai centri abitati perché contengono quasi sempre un campo di volo, che per legge deve essere costruito fuori dalle aree urbane.

Il corso droni si svolge in due giorni – con circa 8 ore di lezione al giorno – durante i quali si affronta la parte teorica. Nello specifico si studieranno:

  • Principi generali di volo e componenti del drone
  • Meteorologia
  • Normativa aeronautica e legislazione
  • Fonia aeronautica

Dopo la teoria, si passa alla pratica, con circa tre giornate di lezioni di pratica di volo. Insieme all’istruttore si potranno compiere le trenta “missioni” di una durata media di 10 minuti ciascuna. Tali missioni sono il bagaglio di esperienza necessaria all’accesso al test finale che misurerà le vostre conoscenze e abilità.

Nel complesso, per ottenere il patentino di pilotaggio droni, sarà necessario:

  • Essere maggiorenni
  • Superare la visita medica

Prima di iniziare il corso dovrete innanzi tutto passare un esame medico da un Esaminatore Aeromedico ed effettuare una visita di un medico specializzato presso un centro di medicina aereospaziale per ottenere un certificato medico che sarà valido per 5 anni. La visita medica è molto simile a quella della patente, e in rari casi vi vedrete negata l’idoneità. Il costo può variare da medico a medico, noi abbiamo pagato 75€ ma nel nostro corso c’era chi aveva pagato più di 140€, magari chiedete questa informazione prima di prendere appuntamento.

Esami per Patentino di pilota Droni

  • Esame Teorico

Oltre all’esame medico, dopo aver fatto il corso droni, dovrete sostenere un primo esame teorico che è un semplice test a risposta multipla di 25 domande in 50’ sui temi trattati durante le lezioni. Se avete seguito con attenzione non avrete molte difficoltà a fare il minimo di errori necessari per passarlo. Se volete qui potete trovare degli esempi di domande ed esercitarvi nei test.

  • Esame pratico

Una volta riuscito il test e fatte almeno le vostre 30 missioni da 10′ con l’istruttore potrete fare l’esame pratico. Questo esame dura circa 10′ e si svolge presso il campo volo dove vi siete allenati, l’esaminatore vi chiederà di eseguire delle manovre di base con il drone sia in modalità ATTI che con l’ausilio del GPS, valutando la vostra capacità di eseguirle correttamente ed eventualmente di correggervi in caso di errore. Ecco le manovre tipiche che andrete ad eseguire:

– Controlli a terra prima del decollo

– Controlli in volo prima di iniziare le evoluzioni

– Decollo e atterraggio senza GPS

– Un quadrato o rettangolo di prua

– Allontanamento in diagonale e rientro in diagonale sullo stesso punto

– Cerchi di prua intorno ad un asse immaginario

– Spirale montante o discendente

– Un otto (due virate e due rettilinei incrociati)

Bene, ora siete ufficialmente dei piloti APR, anche detti Operatori Riconosciuti per Operazioni Specializzate. Ma non montatevi la testa! Sebbene adesso possiate pilotare in tutta libertà i vostri droni, ci sono ancora delle situazioni, le cosiddette “operazioni critiche”, che l’ENAC ha individuato come momenti in cui deve essere sostenuto un esame specifico, promosso dall’ente. Ovvero quelle situazioni il cui il velivolo sorvola aree congestionate, assembramenti di persone, agglomerati urbani e infrastrutture sensibili.

Ultimo passo prima di fare del pilotaggio dei droni la vostra professione è farvi un’assicurazione di volo, poi sarete pronti a decollare nel mondo del pilotaggio professionale di droni.

Quanto costa un corso per piloti di droni?

Facciamo una panoramica dei costi che bisogna affrontare per diventare piloti di drone. Il corso base ha un costo che si attesta intorno ai 1000 euro, incluso di lezioni teoriche, pratiche ed esami. Per chi fosse interessato a sostenere il corso per le operazioni critiche, bisogna sapere che in media costa intorno ai 1000 euro, ma prima di farlo sarà necessario essere in possesso del tesserino base. Quest’ultimo ha una durata di cinque o sei giorni, a patto che le condizioni meteo permettano di fare l’esame pratico entro i tempi prestabiliti. Bisognerà aggiungere dai 100 ai 250 euro per registrare il drone all’ENAC; circa 270 euro per l’assicurazione di responsabilità civile del drone e tra i 70 e 140 euro per la visita medica. Con un totale di circa 1600 euro potrete essere pienamente in regola per il primo anno di attività. Andranno poi rinnovate negli anni, l’assicurazione, le visite mediche e le eventuali attrezzature.

Quanto guadagna un pilota di droni?

Il mercato legato al volo dei droni, per quanto in crescita, ancora non è sufficiente a creare un grande indotto. Al momento la stragrande maggioranza dei liberi professionisti che si occupano di pilotare i droni, lo fanno come attività collaterale ad altre più redditizie. Secondo una statistica effettuata da Dronezine sul business dei droni, in media, il 62% dei piloti di droni professionali guadagna a malapena 5.000 euro all’anno; l’85% del campione preso in esame, invece, non riesce a superare la cifra dei 15.000 euro annui. Un’esigua minoranza riesce a fatturare cifre ben più elevate, ma si tratta di una minoranza: un 4% del campione analizzato riesce a fatturare dai 20 ai 50.000 euro annui; pochi specialisti riescono a raggiungere i 100.000 euro. Questo il quadro dei liberi professionisti, per i dipendenti di aziende specializzate in riprese in volo, il quadro potrebbe essere differente.

Per vivere solo del pilotaggio dei droni servirà qualche anno in più al mercato in questa direzione per crescere quanto basta. Intanto potrebbe essere una buona scommessa investire in formazione e corsi pilotaggio droni per farsi trovare preparati quando arriverà il momento!

Eccoci giunti alla fine della nostra guida: se anche tu vuoi diventare un pilota di droni professionale, speriamo che ti sia stata di aiuto per chiarirti le idee!

Come prendere il patentino per il drone?

Come avrai capito, la strada per diventare un pilota professionista di droni non è corta, né semplice, quindi conviene iniziare subito. Se chi parte bene è a metà dell’opera è un detto ancora valido, forse ti conviene cercare i migliori corsi e scuole drone vicino a te  per intraprendere un corso per pilota di drone ENAC certificato. Il candidato che si appresta a ricevere la licenza deve necessariamente studiare in una scuola di volo certificata dall’ENAC, altrimenti il titolo non viene riconosciuto. Per essere certi della scuola scelta controllate il sito ENAC nella sezione SAPR – Organizzazioni e Addestramento, dove è possibile consultare lea liste delle scuole ufficialmente riconosciute.

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